Come son pesanti i giorni. A nessun fuoco posso riscaldarmi, non mi ride ormai nessun sole, tutto e’ vuoto, tutto e’ freddo e senza pieta’, ed anche le care limpide stelle mi guardano senza conforto, da quando ho appreso nel mio cuore, che anche l’amore puo’ morire.
Il sogno è infinito? Lo sostiene la nebbia, e la nebbia è soltanto stanchezza della neve.
Porto le caravelle dei sogni verso l`ignoto, e ho l`amarezza solitaria di non sapere la mia fine e il mio destino.
Mi allontanai dal tuo fianco amandoti senza che tu sapessi. Mi resta solo sulla fronte la farfalla del bacio.
Oh che dolore non avere dolore e passare la vita tra l`erba incolore dell`incerto sentiero.
Si è riempito di luci il mio cuore di seta, di campane perdute, di gigli e di api e me ne andrò lontano, accanto alle stelle.
Il presentimento è la sonda dell`anima nel mistero. Naso del cuore che fiuta nelle tenebre del tempo.
Il mio cuore oppresso con l`alba avverte il dolore del suo amore e il sogno delle lontananze.
Io ho sete di aromi e di risa, sete di nuovi canti, senza lune e senza gigli, e senza amori morti.
Tu sei l`armonia incarnata, lo spirito geniale di liricità. In te dorme la malinconia, il segreto del bacio e del grido.
Pronunzio il tuo nome in questa notte scura, e il tuo nome risuona più lontano che mai.
Sono giunto alla linea dove ha termine la nostalgia, e la goccia di pianto si muta in alabastro di spirito.
E l`amore che scorre così calmo e divino, è la vita del mondo la storia della sua anima.
Se l`azzurro è un sogno dove mai finirà l`innocenza? Cosa mai sarà il cuore se l`Amore non ha frecce?
La neve cade dalle rose, ma quella dell`anima rimane, e gli artigli del tempo ne fanno un sudario.
Le cose che se ne vanno non tornano più tutti lo sanno, e fra l`illustre massa dei venti a nulla serve lamentarsi.
Pesanti catene trascina il mio ricordo e non è libero l`uccello che disegna trilli nella sera.