Gorgheggiate, rusignuoli, i canti miei,e lodate la donna mia, voi ch`avete dolce la voce:dite chiaro, che la sappia lo spasimo del mio cuore i tanti affanni che soffro per Lei;e non vi le partite d`innanzi, che la non muti penE non prometta compassione, e non dica che mi comp
imanete, dolci miei rusignuoli, finchè la vediatee dolorosamente parlarvi, dirvi che m`ama,allora volerete per venire a dirmi ogni cosa,d`ogni cosa con gioire, che finita la mia servitù.Niccolò Tommaseo£Stella, mia unica stellaNella povertà della notte,sola,Per me, solo, rifulgi,Nella mia solitudine rifulgi,Ma, per me, StellaChe mai non finirai d`illuminareUn tempo ti è concesso troppo breve,Mi elargisci una luceChe la disperazione in meNon fa che acuire.
Rifulge il sole in te, con l`alba che è risorta. Può ripiegarmi a credere un mare tanto lieto?
Quel giorno fui felice, ma il giubilo del cuore , trepido mi avvertiva che non ero mai sazio.
L`amore più non è quella tempesta, che nel notturno abbaglio ancora mi avvinceva poco fa. Tra l`insonnia e le smanie.
Grido e brucia il mio cuore senza pace da quando più non sono, se non cosa in rovina e abbandonata.